Per dare nuova
dignità al lavoro
bisogna metterlo in
discussione
Un'illuminante riflessione invita a
ripensare il ruolo, lo spazio e il senso
che diamo all'attività lavorativa.
Sii imprenditore di te stesso. Scegli il lavoro
che ami e non lavorerai un solo giorno. Il lavoro
è un valore. È ciò che ci sentiamo dire tutti
i giorni, tanto da esserci convinti che sia vero
(ed è vero soprattutto per chi si appropria della
nostra fatica), ma allora perché siamo sempre
stanchi, sovraccarichi, avviliti? Quando abbiamo
cominciato a cedere al lavoro quote sempre
più consistenti della nostra vita per poi essere
troppo stanchi per godercene i frutti? Ci riflettono
due filosofi in un libro che, fra passato
e presente, tra dimensione privata e globale,
svela i legami del lavoro con ciò che abbiamo
di più sacro – la religione e la moralità – smaschera
le retoriche del merito e del privilegio e
ci spinge a immaginare un'alternativa, invitandoci
a ripensarlo come uno strumento di educazione
al vivere comune.