In un libro pieno di gioia, tutta la capacità di raccontare di un'autrice amatissima
Un dialogo tra due generazioni svela i piccoli gesti e le esperienze che rendono bella la vita di ogni giorno.
Non è contentezza, non è soddisfazione, non è neppure felicità: la cuntintizza è "un senso di compiacimento e di gioia nel fare, o ascoltare, o vedere qualche cosa che ci piace e ci tocca il cuore". Con queste parole Simonetta Agnello Hornby presenta il suo libro, scritto a quattro mani con la nipote Costanza Gravina. Attraverso le tradizioni della terra siciliana, in particolare quelle legate all'amore per il cibo e alla cura per la sua preparazione, le due autrici attraversano episodi comuni e memorie famigliari in pagine che ci seducono con profumi di pastafrolla e turgori di fichi d'India, dolcezze di mandorle e luccichio cangiante di bicchierini colorati. Un libro che trabocca di fascino, sensualità e stupore per le piccole, grandi meraviglie che rendono la vita degna di essere vissuta.
Simonetta Agnello Hornby È nata a Palermo nel 1945. Cittadina italiana e britannica, vive dal 1972 a Londra, dove ha svolto la professione di avvocato dei minori. Ha esordito con La Mennulara (2002). Fra i suoi titoli più recenti ricordiamo, Caffé amaro, Nessuno può volare, Piano nobile, Punto pieno, Un filo d'olio e La mia Londra.
Costanza Gravina di Comitini Nata a Palermo, è farmacista di professione. Coltiva, con passione, l'arte della miscelazione e dei cocktail.
Scelto dal Comitato Editoriale perché...
Mai come adesso abbiamo bisogno di libri che ci insegnino a riscoprire la gioia delle piccole cose che fanno star bene.
"La cuntintizza è intima e privata; si nutre attraverso l'osservazione e la curiosità. La cuntintizza spiana la strada che porta alla speranza e al benessere interiore".