Il grande critico racconta il "divin pittore"
Un'immersione nella vita e nelle opere dell'urbinate, che seppe
riprodurre la natura con assoluta perfezione.
¿Raffaello ha solo dipinto. Non è stato un uomo complesso come
Leonardo, un pensatore curioso di tutto; non è stato come Caravaggio,
un `maledetto¿ che vive una vita piena di contrasti; non è stato un
artista come Michelangelo, pittore, scultore, poeta, architetto¿. Raffaello
ha ¿solo¿ dipinto, dice Vittorio Sgarbi, ma ogni volta ha creato
capolavori che, a differenza di quelli di molti altri maestri, non
riproducono un modello. La sua qualità distintiva, secondo il Vasari, è
replicare la bellezza del mondo nell¿assoluta perfezione in cui la fece
Dio, ed è attraverso il racconto di Vasari che Sgarbi ripercorre la vita
del genio di Urbino: dall¿apprendistato col Perugino agli affreschi delle
Stanze Vaticane, dall¿amore per la Fornarina al contrastato rapporto
con Michelangelo, in un libro che alterna alle immagini una prosa viva
e ricca di fascino.
¿Raffaello è come Dio, migliora `la natura¿. Dio ha creato
un mondo di cui gli uomini rappresentano la perfezione, perché
hanno dentro di sé qualcosa di divino con cui continuano
la creazione del mondo.¿