Una vicenda eroica e valorosa che la storia ha colpevolmente
dimenticato
La Grande Guerra non fu combattuta solo da uomini, ma anche da
donne altrettanto impavide che diedero il loro fondamentale contributo.
La vicenda è ispirata alla storia, ai più poco nota, delle portatrici
carniche. Donne forti e coraggiose che, durante la Prima guerra
mondiale, operavano lungo il freddo e ostico fronte delle Alpi friulane,
sulle cui vette erano schierate le nostre truppe. Protagonista è Agata
Primus, personaggio inventato che si muove tra fatti realmente
accaduti e che diventa emblema della resilienza di tutte quelle figlie,
sorelle e madri che lottarono per la libertà sostenendo i soldati nelle
trincee. Ogni mattina all¿alba, Agata, in compagnia di altre volontarie,
corre ai magazzini militari a valle, riempie la sua gerla anche con
quaranta chili di viveri e munizioni per poi raggiungere le prime linee
inerpicandosi per ore attraverso sentieri impervi. Un romanzo duro, a
tratti epico e commovente.
Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Ha studiato
Economia. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto
l¿illustratrice per una piccola casa editrice. Nel 2014 ha vinto il Premio
Gran Giallo Città di Cattolica. Il thriller Fiori sopra l¿inferno (2018) è il
suo libro d¿esordio.
«Il bel racconto di Ilaria Tuti è veramente uno dei pochi romanzi che
può reggere al confronto con i classici che si sono cimentati con la
Grande Guerra».
TTL ¿ La Stampa