Sei ritratti di donne ribelli che hanno cambiato il mondo dell´arte
Una grande scrittrice inteccia arte e vita in un racconto che parla di talento, coraggio e capactà di non piegarsi ai pregiudizi della società.
«Non esiste in realtà una cosa chiamata arte, esistono solo
gli artisti», scriveva lo storico dell’arte Ernst Gombrich: una
visione che Elisabetta Rasy fa propria in questo libro dove
vita e arte s’intrecciano indissolubilmente. Le biografie
che qui si raccontano sono quelle di sei pittrici diverse per
epoca, carattere e situazione famigliare, accomunate dalla
volontà di non piegarsi alle regole della società. Incontriamo
Artemisia Gentileschi, stuprata da un amico del padre e
protagonista della pittura del Seicento, ed Élisabeth Vigée
Le Brun, ritrattista di Maria Antonietta, condannata a fuggire
dalla Francia rivoluzionaria. Berthe Morisot, ostacolata
dalla famiglia e poi diventata pittrice di prima grandezza,
e Suzanne Valadon, modella, artista e maestra per il figlio
(il pittore Maurice Utrillo); Charlotte Salomon, morta ad
Auschwitz, e Frida Kahlo, segnata dalla malattia. Disobbedienti
piene di talento, che hanno trasformato l’immagine e
il posto della donna nel mondo dell’arte.