Il suo volto è sconosciuto, il suo nome è venerato

Il primo volume del ciclo che ha consacrato anche negli Stati Uniti il successo della scrittrice napoletana.

"I libri non hanno bisogno dei loro autori. Se hanno qualcosa da raccontare, troveranno presto o tardi dei lettori". Parola di Elena Ferrante, l'autrice napoletana che non si lascia fotografare, non partecipa a convegni, non compare in televisione. Gli unici ad averla vista in volto sono gli editori che dal 1992 pubblicano i suoi libri, tutti best-seller. Prima L'amore molesto, poi, a dieci anni di distanza, I giorni dell'abbandono, e infine, dal 2011 al 2014, i quattro volumi del ciclo dell'Amica geniale, prossimamente oggetto di una serie televisiva sceneggiata da un team guidato da Francesco Piccolo, Premio Strega 2014. Romanzi veri e vitali che partono dal cuore di Napoli e la cui onda lunga arriva fino oltreoceano, dove la Ferrante fever ha contagiato critici e lettori e dove il "Foreign Policy"l'ha addirittura inserita nell'elenco dei 100 pensatori globali del 2014 per le sue "storie anonime e oneste". Discrezione personale, sincerità di scrittura: il biglietto da visita di un'autrice che ha scelto di parlare solo attraverso i libri. E sono proprio questi che vi invitiamo a incontrare.


L'amica geniale
Volume primo
La storia dell'amicizia di Lila e Lenù inizia tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana degli anni Cinquanta, tra una folla vivacissima di personaggi minori eppure indimenticabili. Prima bambine, poi adolescenti, infine donne: il loro legame si rafforza, si complica, si trasforma mentre Napoli e l'Italia cambiano, e grandi mutamenti stanno per irrompere nelle loro vite. Una narrazione fiume cui è bello abbandonarsi come a un viaggio, un romanzo che si vorrebbe non finisse mai.